26-02-10
Regolamenti per la scuola superiore:
Il Ministro dell'Istruzione intende far passare nell'opinione pubblica, ma anche fra le istituzioni regionali e scolastiche, il messaggio che i regolamenti siano definitivi fornendo però informazioni distorte e parziali.
Infatti per rendere definitivi e quindi attuabili i decreti sul riordino della scuola secondaria superiore mancando ancora la firma del Presidente della Repubblica e il parere della Corte dei Conti e la pubblicazione dei provvedimenti in Gazzetta Ufficiale, come previsto dall'ordinamento italiano. Questo non avverrà prima di un mese.
Fino alla pubblicazione in G.U. quegli atti semplicemente non esistono e non possono costituire riferimento per alcuna decisione formale. Questo atteggiamento del Ministro, che tenta di accreditare tale convincimento anche presso genitori e studenti, induce a far scegliere loro un percorso formativo nella più totale confusione ed incertezza.
La FLC Cgil invita le scuole, i genitori e gli studenti a far valere i loro diritti garantiti dalle attuali norme di legge. Invita altresì gli Enti Locali ad attenersi alla normativa vigente per quanto attiene la programmazione territoriale.
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Regolamenti per la scuola superiore:
"definitivi" solo per il Ministro, per l'ordinamento italiano non ancora
Il Ministro dell'Istruzione intende far passare nell'opinione pubblica, ma anche fra le istituzioni regionali e scolastiche, il messaggio che i regolamenti siano definitivi fornendo però informazioni distorte e parziali. Infatti per rendere definitivi e quindi attuabili i decreti sul riordino della scuola secondaria superiore mancando ancora la firma del Presidente della Repubblica e il parere della Corte dei Conti e la pubblicazione dei provvedimenti in Gazzetta Ufficiale, come previsto dall'ordinamento italiano. Questo non avverrà prima di un mese.
Fino alla pubblicazione in G.U. quegli atti semplicemente non esistono e non possono costituire riferimento per alcuna decisione formale. Questo atteggiamento del Ministro, che tenta di accreditare tale convincimento anche presso genitori e studenti, induce a far scegliere loro un percorso formativo nella più totale confusione ed incertezza.
La FLC Cgil invita le scuole, i genitori e gli studenti a far valere i loro diritti garantiti dalle attuali norme di legge. Invita altresì gli Enti Locali ad attenersi alla normativa vigente per quanto attiene la programmazione territoriale.
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