16-02-12
Comunicato stampa del 16.02.2012
"E’ grave –affermano i sindacati- che l’assessora Kasslatter Mur abbia dichiarato di non essere disponibile ad alcun ripensamento e che le scuole debbano andare avanti come se nulla fosse. Per i sindacati, proprio perché le scuole "hanno bisogno di certezze”, sarebbe adesso un atto di responsabilità ritirare la delibera ed attendere la sentenza della corte costituzionale. In questo modo ci sarebbe anche l’opportunità di riaprire la discussione sul tempo scuola, condotta in questi mesi in modo gravemente unilaterale.
"Noi chiederemo nuovamente e con forza alla Giunta provinciale - concludono le categorie della scuola - di ritirare o almeno sospendere la delibera sul calendario, nella speranza di trovare sensibilità politica e normalissimo buon senso".
Comunicato stampa del 16.02.2012
Sindacati scuola: Consiglio dei ministri conferma la nostra posizione sul calendario scolastico unificato
Per le categorie della scuola di Cgil, Cisl, Uil e Asgb l'impugnazione da parte del consiglio dei ministri della legge finanziaria provinciale conferma la posizione dei sindacati. I rappresentanti sindacali ricordano di aver espresso i propri dubbi di legittimità quando la legge provinciale era ancora in discussione e di aver raccolto già allora migliaia di firme di docenti di lingua italiana e tedesca a difesa dell’autonomia scolastica."E’ grave –affermano i sindacati- che l’assessora Kasslatter Mur abbia dichiarato di non essere disponibile ad alcun ripensamento e che le scuole debbano andare avanti come se nulla fosse. Per i sindacati, proprio perché le scuole "hanno bisogno di certezze”, sarebbe adesso un atto di responsabilità ritirare la delibera ed attendere la sentenza della corte costituzionale. In questo modo ci sarebbe anche l’opportunità di riaprire la discussione sul tempo scuola, condotta in questi mesi in modo gravemente unilaterale.
"Noi chiederemo nuovamente e con forza alla Giunta provinciale - concludono le categorie della scuola - di ritirare o almeno sospendere la delibera sul calendario, nella speranza di trovare sensibilità politica e normalissimo buon senso".