CONTRATTO TRANSITORIO:
COSA SIGNIFICA COMPENSAZIONE FORFETARIA?
In questi giorni i dirigenti altoatesini si stanno confrontando con il contratto transitorio e sottopongono le loro riflessioni ai collegi dei docenti. Poiché alcuni dirigenti sono incorsi in errori di interpretazione vogliamo ancora una volta contribuire a far chiarezza.I sindacati sono riusciti ad evitare l’obbligo di recupero con conseguente conteggio dei minuti e obbligo di documentazione delle attività.
Il contratto stabilisce il principio della compensazione forfetaria.
Questo significa che nessun docente ha un monte ore settimanale di 3 ore o più da recuperare. Non esiste un contingente di ore minimo da dedicare alle attività di compensazione! In ciascuna scuola la compensazione ha luogo nella misura in cui le attività elencate nel contratto transitorio siano programmate e attuate.
È senz’altro possibile che ci siano docenti che svolgono attività di compensazione per soli 30 minuti la settimana, oppure meno. Il contratto non prevede che le scuole inventino servizi di sorveglianza, tutor, portfolio o gite solo perché sono servizi non pagati!
In questo senso è anche indifferente stabilire quante ore ”valga“ una gita di uno o più giorni: queste ore non sono conteggiate!
Vogliamo ricordare ancora una volta che le decisioni relative alle iniziative extra- e parascolastiche spettano comunque ai consigli di classe e al collegio dei docenti.
Naturalmente sono da evitare squilibri, per cui pochi insegnanti debbano farsi carico di molte attività. Spetta al collegio trovare i criteri per una ripartizione equa e solidale, evitando di autoimporsi obblighi di documentazione inutili e controproducenti.
Il contratto non introduce l’obbligo di documentare le attività di compensazione. Nessuno è individualmente tenuto al recupero, al conteggio e alla documentazione di minuti, nessuno deve dimostrare di aver “pagato il debito”.
Come sanno tutti coloro che sono attivi nella scuola, la differenza tra una lezione da 50 minuti e una da 60 minuti è minima dal punto di vista della preparazione e dello svolgimento. Della stessa minima entità deve essere anche la compensazione: né più, né meno!