Firma del Contratto transitorio e del biennio economico 2005-2006
Il Contratto integrativo transitorio sull’orario di servizio dei docenti delle secondarie è stato sottoposto alla valutazione dei docenti delle scuole medie e superiori della provincia: la maggioranza dei docenti (66%) si è espressa a favore del nuovo contratto. I docenti hanno accettato una soluzione di compromesso che consente di dare una minima certezza contrattuale alla materia e di salvaguardare i posti di lavoro, ma hanno espresso al contempo un forte disagio. Gli insegnanti hanno più volte ricordato che le lezioni di 50 minuti non sono volute da loro, ma sono imposte alle scuole da necessità organizzative di ordine generale. Gli insegnanti hanno criticato duramente i politici e gli amministratori che mostrano di non voler riconoscere la qualità e la quantità delle loro prestazioni professionali (rilevate nella costosa ricerca sull’orario di lavoro dei docenti, eseguita nell’anno scolastico 2004/2005).Il contratto transitorio prevede che le attivitá di sorveglianza sugli alunni (anche in mensa), l’accompagnamento durante le visite didattiche ed le attività connesse all’avvio della riforma vengano considerate come compensazione forfetaria della frazione oraria non prestata. Non si introducono conteggi di minuti o obblighi di documentazione per i singoli. Il contratto comporta comunque un maggior carico lavorativo e la rinuncia alla corresponsione di ore straordinarie. La Provincia ha quantificato un risparmio di 1 milione di euro l’anno.
Le organizzazioni sindacali della scuola rivendicano la necessità di intervenire sulla materia con un futuro contratto unitario che dia maggiori certezze, contenendo i carichi di lavoro complessivi gravanti sui docenti.
La firma del contratto relativo al biennio economico 2005-2006 arriva dopo quasi dodici mesi di contrattazione: un parto difficile dovuto prevalentemente al fatto che il Contratto provinciale deve tener conto sia degli aumenti derivanti dal Contratto statale dei docenti sia dell’adeguamento all’inflazione calcolato su base provinciale. Ai docenti altoatesini, a seconda delle diverse posizioni stipendiali, andranno così aumenti lordi mensili oscillanti tra i 100 ed i 150 euro. I nuovi importi saranno liquidati con lo stipendio di ottobre o di novembre, unitamente agli arretrati maturati. Il dispositivo contrattuale permette inoltre di non allargare ulteriormente la forbice retributiva tra le posizioni stipendiali inferiori e quelle superiori.
Il contratto riconosce un’indennità di istituto al personale docente comandato presso i nuclei di supporto per la valutazione, ma lascia irrisolto il problema di tutti gli altri docenti comandati presso gli Istituti pedagogici o presso l’amministrazione provinciale, che dopo tre anni subiscono una decurtazione della retribuzione per il mancato riconoscimento dell’indennità compensativa. In una nota a verbale le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto denunciano questa grave incongruità e chiedono l’urgente riapertura del confronto per restituire a a tutti i docenti comandati un’adeguata indennità.